sabato 6 febbraio 2010
Aspettando Santa Apollonia.....
Un saluto agli amici del blog da Giovanna.
In attesa del ritorno di Grazia, e di parlare un pò della festa di Santa Apollonia , vorrei tornare alle nevicate di queste settimane.
Quest'anno ne abbiamo avute di copiose, come non se ne vedevano da tempo.
Una volta, invece, la neve era una normale conseguenza dell'inverno e non creava tanti disagi come ora, che siamo tutti auto-dipendenti ....
Nelle campagne i lavori erano fermi , i contadini si chiudevano in casa, nelle stalle, al caldo del fiato delle bestie e passavano le giornate a fare cesti ,attrezzi o riparazioni.
In quanto alle donne, lavoro ce n'era sempre :cucire ,tessere, filare , rammendare...
Anche in paese non ci si lamentava più di tanto, gli uomini liberavano il passaggio davanti a casa e a piedi si andava dappertutto.
A proposito di neve, e per dire come un tempo si era contenti di poco, c'era l'usanza di raccoglierla e pressarla nei bicchieri e di aggiungervi chi vino , chi sapa o savour e gustarla come vera goloseria.
La nevicata più famosa rimane quella del 1929, conosciuto da allora in poi come "l'anno del nevone".
Il 9 febbraio cominciò a nevicare e durò ininterrottamente per diversi giorni.
La neve paralizzò tutto e si racconta che in certi punti il vento creò ammassi di oltre due metri, tanto che furono scavate addirittura delle gallerie per permettere alla gente di uscire di casa.
In certi punti la neve si sciolse solo a maggio e sembra che in quell'anno la produzione di grano sia stata eccezionale.
Nevicate così non si sono più viste dalle nostre parti, anche se ve ne furono notevoli nel 1940 , per Natale; nel 1942 ; nel dicembre 1946 ; nel gennaio- febbraio 1956 e nel 1960 con 40 cm. di neve che a causa del gran freddo rimase intatta a lungo.
Noi , quest'anno di neve ne abbiamo avuta, e speriamo che "febbraietto , corto e maledetto " ci risparmi la sua parte....
Un saluto a tutti. Giovanna.
Buongiorno a tutti.
RispondiEliminaForse vi potrebbe interessare un repertorio video sulla nevicata del '29, e soprattutto sulle rigidissime temperature che caratterizzarono quell'inverno. Il video documenta la nevicata a Faenza con testimonianze www.sabatoseraonline.it/home_ssol.php?site=1&n=articles&category_id=189&article_id=113245&l=it. Il mitico 1929 in Romagna è citato anche nel film AMARCORD di Fellini come "L'AN DE' NIVON:1929".
Ricordate nel film il barbiere della piazza grande (prototipo del romagnolo "a te degh mè! al sò mè..."), che al primo mulinare dei fiocchi di neve, ne raccoglie uno col dito, lo assaggia in punta di lingua ... e sentenzia in dialetto: questa l'à nà ataca! ed infatti... il giorno dopo (febbraio del 1929) Rimini e la Romagna sono sommersi da 180 centimetri di neve !!
Se escludiamo l'era glaciale, è la prima volta che a Rimini nevica in modo così abbondante.
La cronaca cittadina riporta che nel mese di febbraio a Rimini si scavarono le gallerie per potersi muovere a piedi, mentre le basse acque di riva erano gelate parzialmente. Anche il porto canale venne ricoperto da una spessa crosta di ghiaccio e lo si poteva attraversare a piedi.
In quegli anni di grande miseria, le condizioni polari resero la fame ancora più pungente.
Qualche vecchio ancora ricorda come enorme fu lo stupore e la felicità quando quei ragazzi tornarono a casa con le "coffe" (ceste di vimini) piene di seppie congelate.
Eccezionale fu infatti la moria di canocchie e seppie.
Altra annata di neve fu l'85, di cui ricordo bene i 60 cm di neve di Rimini. In alcuni paesi la neve arrivò oltre al metro di altezza.
Solo per ricordare quanta neve fece quel gennaio... www.arcibalbo-santarcangelo.it/store/ScanImage05.jpg
Non trascurabile anche il 2005 di cui vi allego una galleria fotografica per ricordare www.rivieraromagnola.net/?p=345
Anche il 2009 non ha scherzato, direi! e pare che non sia finita qui ma che il Generale Inverno non abbia intenzione di lasciarci presto! Buona domenica a tutti.