domenica 28 marzo 2010

La Domenica delle Palme.

Oggi è la Domenica delle Palme e in questa settimana finisce la Quaresima.
Un tempo questa festa era molto sentita nelle nostre campagne e i contadini si recavano alla Chiesa vestiti a festa , per prendere il ramoscello dell’ulivo.
Le spose portavano in chiesa i loro bambini per la prima volta alla messa benedetta per i nuovi nati,
e durante questa festa si facevano processioni alle quali i partecipanti sfilavano con in mano le palme benedette .
Una vecchia tradizione dice che se non piove per la Domenica delle Palme ,pioverà certamente il giorno di Pasqua.
Palme e ulivi benedetti venivano poi bruciati e le ceneri conservate per la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri dell'anno dopo.
Saluti.
G.

8 commenti:

  1. Nelle Marche palme ed ulivi benedetti non venivano bruciati ma impiegati per usi diversi. Per prima cosa venivano posti in cima al palo, dove venivano saldamente assicurati, attorno a cui si costruiva il pagliaio, sia del fieno che della paglia. Ad Osimo, nella mia terra, i contadini lo chiamavano "mallò", dal latino malum, melo appunto, albero. Poi, veniva tenuto in casa, dietro la porta della cucina, che in caso di temporali durante i quali si temeva grandinasse, la vergara, l'equivalente dell'arzdora romagnola, usciva e lo agitava, recitando preghiere, in segno di protezione contro la "percossa" che avrebbe danneggiato seriamente grano ed uva (unici prodotti della campagna marchigiana). Per terzo, e questo me lo ricordo bene essendo stato invitato spesso da bambino ai matrimoni dei coloni, la futura suocera attendeva con un rametto d'olivo in mano la futura nuora sull'uscio di casa in segno di pace, cosa che non sempre esisteva nell'ambito delle famiglie contadine che in casi straordinari e in poderi grandi potevano contare fino a 40 unità.

    RispondiElimina
  2. Cari amici,debbo informarvi che Franco, troppo impegnato nella sua pittura che deve tra non molto esibire in mostra, per la fretta ha commesso qualche sbadatezza. Vediamo se siete capaci di individuare dove e come, sì da poterla correggere voi. Se non ci sarà nessuna correzione, Franco mi deriderà contento!!!

    RispondiElimina
  3. Grazia, ciao, non so se Franco ha fatto più di un errore ....ma uno forse è "malum", invece di "malus"? Penso che sia questo perchè nei miei giornali di giardinaggio il melo viene spesso descritto così.
    Salutoni.
    G.

    RispondiElimina
  4. Giovanna, hai ragione che malus e non malum é il melo, pomo ed anche albero, quindi albero della nave, trave, palo. A parte malus, (aggettivo) cattivo, malvagio, tristo, corrotto. Ho anche detto "...poi, veniva tenuto in casa.." così sembra che i contadini marchigiani tenessero il palo del pagliaio e non l'olivo dietro la porta! Ho fatto un gran... . Chiedo scusa ma sto blog é divertente un sacco. Ciao Giovanna. Franco.

    RispondiElimina
  5. Ciao a tutti,
    ...malus... malum...
    ma che ci fa un metalmeccanico in mezzo a voi?
    Un saluto a tutti gli amici che girano in questo spazio...Dove imparare è bello e leggere è un piacere. A proposito: che ne direste di dire qualcosa anche sulla poesia dialettale o sulla zirudela?... Grazia...non sono monotono ne monotematico...e che ho voglia di un po' di pubblicità. Un saluto A tutti... Buona Pasqua e calmi con la cioccolata!

    RispondiElimina
  6. Considerando che sono tanti gli amici che girano in questo spazio, come ha giustamente ricordato l'amico carissimo Claudio, volevo cortesemente avvertire tutti i visitatori del blog che da oggi, primo aprile , sarà possibile acquistare presso i negozi più qualificati un nuovo tipo di collegamento a Internet totalmente gratuito che consiste in un kit comprensivo di un modem e di un cavo che va inserito nel wc di casa. In questo caso il modem riceve le onde necessarie al funzionamento di Internet.

    RispondiElimina
  7. Franco, temo che difficilmente potrai convincere qualcuno sulla bontà del tuo famoso "KIT".....
    E' un pesce d'aprile troppo scoperto,però spiritoso, devo dire.
    Dato che ci sono dico che l'espressione pesce d'aprile si trova documentata in Francia dal 1655, mentre da noi in Italia è un'usanza più tarda, che troviamo risalente al 1875.
    Buon primo aprile, allora ,e speriamo di non ricevere brutti scherzi.
    saluti.
    G.

    RispondiElimina