Franco ha pubblicato la foto di un carro col quale un tempo i contadini ricchi trasportavano il corredo delle spose, che a volte poteva essere veramente notevole sia per numero sia per qualità.
Infatti fino a non molti decenni fa,in campagna, il corredo in dote alle spose era una faccenda che richiedeva anni di lavoro: lenzuola ,tovaglie,coperte e asciugamani si tessevano a telaio e camicie e indumenti si facevano preparare e cucire dalle sarte e dalle ricamatrici.
A seconda dei capi ,il corredo normalmente poteva essere alla “otto”, alla “sei”,oppure più modesto alla “quattro”,sebbene spesso, a causa della grande povertà, soprattutto nelle famiglie dei braccianti, si riusciva a mettere insieme solo l’indispensabile.
Questa che ho trovato, è la “stima” della dote di una ragazza di San Paolo di Jesi, Iolanda, sottoscritta il primo ottobre 1950, in occasione del suo matrimonio con Giovanni.
La dote è composta da:
1 materasso di lana, 1 imbottita di lana, 1 guanciale di lana e 3 di piuma, 3 coperte da letto,
9 lenzuoli cuciti, 11 lenzuoli in pezza, 6 federe di canapa, 2 federe di mussola,
8 camicie cucite, 30 camicie in pezza, 4 asciugamani di spugna buoni ,4 ordinari, 4 di tela,
1 tovaglia da dodici e 1 da otto, 12 fazzoletti da naso, 6 mutande, 5 sottovesti, 7 canottiere di cotone
e 2 di lana, 3 maglie di lana, 3 busti nuovi, 1 veste di rigatino in pezza, 1 veste di cotone in pezza, 2 zinali in rigatino, 3 fazzoletti da testa di cotone e 1 di seta, 5 paia di calze nuove, 2 vesti di rigatino nuove, 7 vesti usate, 1 blusa nuova, 1 paltò nuovo e 2 usati, 1 vestito nuovo di lana, 1 veste da sposa, 2 tende per finestra, 2 paia di scarpe nuove, 2 paia di scarpe usate, 1 paio di ciabatte nuove e 1 paio usate, 1 ombrello nuovo, 1 scopetta, 1 forbice e 1 pettine, 1 fede e 1 anello.
La camera da letto a metà.
G.
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