lunedì 6 settembre 2010
La spannocchiatura del granturco.
Nella campagna di un tempo, alla fine dell’estate si raccoglievano le pannocchie del granturco e si portavano sull’aia per liberarle dalle foglie che lo avvolgevano.
La spannocchiatura veniva fatta nelle fresche sere di settembre, con l’aiuto di parenti e vicini che si scambiavano il lavoro da una famiglia all’altra ed era un pretesto anche per corteggiamenti e scherzi grossolani.
dure servivano come foraggio, le più interne,sottili e delicate,per imbottire i sacconi che Le pannocchie venivano spogliate delle foglie che le ricoprivano aiutandosi con un punteruolo di legno “e’sfrocc ,e poi divise a seconda della grossezza: quelle esterne e fungevano da materassi.
Il materasso della vecchia casa contadina, ma spesso anche di quelle di città, era un sacco di tela robusta con due apposite aperture come due grosse asole, nelle quali si infilavano le mani per sprimacciare e dare aria alle foglie ben pigiate che durante la notte erano state schiacciate dal peso dei corpi.
Ogni anno le imbottiture venivano cambiate e nei mercati se ne trovavano a sacchi in abbondanza ,anche nei contratti di mezzadria era definita una certa quantità di foglie da destinare al padrone.
Le pannocchie così sfogliate venivano stese al sole per farle seccare bene,in attesa “de sgranadòur” ,un trabiccolo che passava di casa in casa e che liberava i chicci dai torsoli, i “panòc”, con le cime dei quali si facevano tappi per fiaschi.
Nei campi rimanevano i grossi gambi, “i gambarèun”,che venivano scalzati con la zappa , lasciati seccare e raccolti in fascine.
Tritati servivano come foraggio di emergenza oppure si mettevano sotto la legna,insieme ai panocc, per accendere il fuoco.
Del granoturco non andava a male niente, era un prodotto del quale il contadino faceva tesoro e considerato dalla povera gente alla stessa maniera del grano.
La farina di granoturco la usavano per fare la polenta in qualunque stagione , anche il pane e la piadina erano fatti con farina gialla , e purtroppo questo monotono regime alimentare causò ,nella seconda metà dell’800, molti episodi di pellagra , la malattia dei poveri, che spesso portava alla morte e alla pazzia.
Ma questa è un’altra storia ……
penso che passerò un bel pò di tempo a leggere questo blog..
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