sabato 4 giugno 2011
"Bel lucciolaio, bel granaio".
Le lucciole arrivavano da metà maggio –primi di giugno, e i contadini le aspettavano fiduciosi, perché secondo se erano poche o tante pronosticavano :” Se le lucciole vengono in molte, si avrà buon raccolto, se invece vengono in poche, il raccolto sarà scarso”.
Era una credenza che derivava dal proverbio che , prima che i pesticidi eliminassero quasi del tutto le lucciole, diceva;” Bel lucciolaio, bel granaio”.
Ai bambini , affascinati dalle lucine che vagavano nella notte sui campi, si raccontava che le lucciole erano degli animaletti fatati venuti “ Per fè e’ lòm me grèn “, per fare lume al grano che stava maturando.
Alcuni bambini le rincorrevano e riuscivano a prenderne qualcuna, che poi tenevano in mano o mettevano per qualche minuto sotto un bicchiere rovesciato per poter osservare la loro piccola fiammella, pieni di meraviglia.
E cantavano :
Lozzla, lozzla, cala cala
Met la breja a la cavala
La cavala la j’è de rè
Lozzla lozzla, vèn da mè.
Chi ha avuto la fortuna di vedere le lucciole quando ancora ce n’erano tante sa che era uno spettacolo da rimanere incantati,….adesso se si riesce a vederne tre o quattro tutte in una volta, come è capitato a me qualche sera fa ,e per di più in un giardino fra le case del paese, è già una grande sorpresa.
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