giovedì 18 agosto 2011
Dolce come il miele
L’uomo utilizza il miele da circa 12.000anni e dai tempi più antichi alleva le api per ottenere questo alimento benefico e dalle molteplici proprietà.
L’ape , durante i primi 10-20 giorni di vita si occupa di costruire e ampliare i favi e di trasformare il nettare portato dalle bottinatrici.
Poi, ,fino alla 5°- 6° settimana ,le api diventano bottinatrici , coprendo ,per la loro ricerca, un arco di 2 chilometri,e morendo generalmente di sfinimento in un ultimo giro di bottinaggio.
Nel momento in cui l’ape ,carica di nettare , inizia il volo di ritorno verso l’alveare, comincia quel meraviglioso processo naturale che è la produzione del miele.
Le api bottinatrici ogni volta trasportano un carico di circa 40 mg.di nettare,che accumulano in una sacca detta “borsa melaria”e normalmente per trasportare un litro di nettare sono necessari 25.000 viaggi.
Le api di casa ,le costruttrici, provvedono a manipolarlo:vi aggiungono enzimi e dopo diversi passaggi lo sistemano nelle celle ,dove subisce l’evaporazione e, una volta maturo, la copertura con un sigillo di cera.
Le api fanno tutto da sole,l’unico intervento dell’uomo , in pratica,consiste nella raccolta del miele dai favi e dall’alveare.
A seconda delle fioriture della zona in cui sono posti gli alveari, il miele varia moltissimo di sapore ,colore e consistenza:si va dall’aroma delicato di quello di acacia, al profumato miele di tiglio, al gusto amarognolo di quello di castagno ,a quello pungente di eucalipto e ancora di lavanda, di sulla, di arancio e cento altri……….
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