mercoledì 21 settembre 2011

Lo squacquerone di campagna....


Nella campagna di una volta ,nel mese di settembre e all’inizio di ottobre, con la rinfrescata,i contadini cominciavano a fare il formaggio “squaquaròun”.
Nella stalla avevano la “lattifera “o una mucca che aveva finito di allattare il vitello e così facevano il formaggio da vendere al mercato o da scambiare con altri prodotti.
E il formaggio squaquaròun ,così fresco e morbido si vendeva bene e non dava tanto impegno, perché non occorreva conservazione o stagionatura di sorta.
E quando non veniva perfetto ma troppo acquoso e morbido , allora si mangiava in famiglia, la sera, con la piadina calda, ed era una mangiata squisita, per quei tempi.
Quando la sera i contadini tornavano dai campi, in tempo di vendemmia, e spalmavano il formaggio molle e bianchissimo su una mezza piadina piegata a metà,era una vera consolazione…. C’era molta miseria, ma qualche volta, ogni tanto la facevano una mangiata buona.

3 commenti:

  1. Mi permetto di dire che la "FAME" autentica la pativa quella popolazione che non poteva benefiaciare della proprietà di terra, bestiame e che doveva arrangiarsi come poteva per sopravvivere. Questa popolazione certamente non poteva deliziarsi con piadina e squaquerone come dici tu Giovanna GOBBI.La vera miseria l'hanno patita loro e non il contadino.
    Saluti da Nicola

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  2. Beh....certamente braccianti e "casanti" avevano meno possibilità di chi stava sulla terra, ma anche i mezzadri non se la passavano meglio.Tutti avevano debiti coi padroni che si portavano via metà del raccolto e dei proventi della stalla...naturalmente non cenavano tutte le sere con piadina e scquacquerone.....non è questo che ho detto....spesso erano solo radicchi e pancetta ,e la carne si vedeva solo la domenica! E la miseria l'hanno conosciuta anche i mezzadri,stia pur sicuro!!!!!!

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