sabato 15 gennaio 2011
La festa di Sant'Antonio Abate
In Romagna la festa di S. Antonio Abate è ancora molto sentita, e la fede che i contadini hanno sempre avuto per questo Santo è davvero singolare, tanto che – dice il Tonelli – un tempo durante il Rosario della sera non mancava mai “ E’ patèr ma Sant’Antòni dal bes-ci” , che finiva per diventare il Santo numero uno della famiglia contadina.
Sant’Antonio è il protettore della stalla e degli animali e il suo animale per eccellenza è il maiale, un tempo importantissimo nell’economia e nell’alimentazione della Padania e dell’italia settentrionale.
L’immagine del Santo , poi, era immancabile nelle stalle e nei porcili e questi santini andavano affissi in modo che “vedessero” bene gli animali da custodire e , ogni anno, nella ricorrenza del 17 gennaio, venivano sostituiti da corrispondenti immagini nuove ,mentre le vecchie venivano bruciate per evitare il “sacrilegio” di lasciarle in giro, per terra.
Nel giorno della festa di Sant’Antonio il prete passava a benedire stalle e animali ,o gli animali stessi erano condotti sui sagrati delle chiese per ricevere la benedizione e i pani benedetti.
Oggi ancora è tradizione portare gli animali a”benedire” ,ma sono per lo più animali domestici ,cani e gatti infiocchettati ,ma anche uccellini e tartarughe.
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Andare a prendere il Pane di Sant'Antonio in chiesa il 17 è sempre stato un rito. Il fatto è che poi invece degli animali lo mangiavamo noi! Oggi ho mangiato 3 piatti di cannelloni....In effetti un pò oìporcella mi sento :-)
RispondiEliminaCiao Sabri....è vero, il pane di Sant'Antonio lo mangiavamo più noi bambini, che lasciarlo agli animali....
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