lunedì 10 ottobre 2011
Tempo di castagne
Ottobre si sa, è il mese delle castagne.
Una volta il castagno era un albero benedetto per i contadini delle colline, e, nelle zone dei castagneti ,tutta la popolazione era mobilitata per la raccolta.
Inoltre questo albero, come ci ricorda il Pascoli nella poesia “Il castagno”, non è solo generoso dei suoi frutti ,ma un tempo le sue foglie venivano conservate e usate come lettiera nelle stalle invece della paglia e il suo legno veniva raccolto per scaldare le case ,per farne cesti o mobili rustici.
Tra i più comuni modi di cuocere le castagne ricordiamo le “pelate”, castagne sbucciate e cotte in pochissima acqua coperte da un telo ; le “ballotte “,lessate in acqua leggermente salata e,per chi piace, con l’aggiunta di semi di finocchio;infine le “caldarroste” simbolo di festa, di ritrovo e allegria durante le fiere, le sagre e le lunghe veglie invernali , ieri come ancora oggi…..
Molto buona è anche la marmellata di castagne:
Cuocere dei marroni sbucciati e passarli al passaverdure.
Mettere al fuoco in una pentola 700 gr. di zucchero e farlo sciogliere con un bicchiere d’acqua lasciando sobbollire 5 minuti, aggiungere 1 kg. di polpa di castagne e odore di vaniglia.
Cuocere il tutto a fuoco lento mescolando spesso per circa 30-40 minuti ,aggiungere alla fine un bicchierino di rhum e poi invasare.
Chiudere i barattoli e capovolgerli per sterilizzare il coperchio, lasciandoli in questa posizione per almeno 5 minuti.
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Che bontà. mi hanno portato delle castagne da giù, quasi quasi faccio una marmellata!!
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