venerdì 8 luglio 2011
La camomilla : l'erba del buon sonno.
In ogni parte della nostra campagna, lungo i sentieri , le siepi e i prati non contaminati dalla civiltà meccanica, vivono moltitudini di piante arbustive ed erbacee, dotate di preziose proprietà medicinali.
Tra questi,la camomilla è uno dei primi fiori che ricordo e anche il suo profumo è tra i primi della mia memoria, alla pari, forse, con quello del fieno a seccare al sole.
Da piccola ero affidata a mia nonna, e d’estate ,ogni tanto , si andava a raccogliere la camomilla in certe zone dove cresceva spontanea,e ve n’era in grande quantità, uno spettacolo a vedersi!
Poi a casa si staccavano i capolini bianchi ,separandoli dalle foglie,e si mettevano su un telo a seccare all’ombra e ogni tanto mia nonna mi mandava a rimescolarli e a distenderli di nuovo.
I fiori della camomilla, una volta ben seccati, venivano conservati in barattoli di vetro e d’inverno non c’era sera che noi bambini non trovassimo la nostra tazza fumante piena di un bel liquido giallo che niente ha a che fare con la camomilla in busta di oggi.
Mia nonna , oltre che come infuso, la usava per un olio che serviva per le mani screpolate, mettendo a macerare i fiori a bagnomaria in poco olio e pestando e filtrando poi il tutto.
Ma il procedimento purtroppo non lo conosco, cose di una volta, quando le creme e le pomate di bellezza in campagna non si compravano ma si cercava di farsele da se….
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ho piantato una manciata di semini in un vaso circa 2 mesi fa, per ora solo qualche fogliolina minuscola...speriamo di poter raccogliere qualche fiorellino da far seccare.
RispondiEliminaCiao cara.