lunedì 14 novembre 2011
Da Ginestreto a Massamanente.
La breve valle del torrente Uso, che si inserisce tra le più grandi del fiume Marecchia e del fiume Savio, è ricca di suggestioni ,di splendidi paesaggi e di inimitabili strutture architettoniche.
Da un opuscolo scritto da Fabio Molari, attento testimone della memoria, riporto questo brano che descrive un tratto del sentiero ,sul crinale ,che porta da Ginestreto a Massamanente.
“Partiamo dunque da Ginestreto, il colle delle ginestre,arbusto dalla lunga e intensa fioritura gialla.
Anticamente questo territorio era diviso in due frazioni: Ginestreto propriamente detto e Morsano, raccolto attorno alla vecchia pieve.
L’abbandono quasi totale di questo paesino ha portato alla scomparsa della pieve di San Martino in Morsano ed al crollo di importanti strutture edilizie di origine rurale.
Anche del castello non resta più niente, gli ultimi ruderi furono abbattuti negli anni’40.
Attualmente resta la chiesa dedicata a Sant’Apollinare, una costruzione che risale alla fine del 1700.
Negli ultimi anni questa località è assurta a notorietà nazionale per la presenza di una moderna discarica.
Alle spalle di Ginestreto, in direzione della valle del Marecchia,possiamo osservare il monte Uffogliano, con i suoi castagni secolari, uno dei pochi boschi presenti in zona con una superficie consistente.
Sulla sommità del colle troviamo i resti di un castello e da qui un sentiero porta a Casano,un piccolo mondo di grandi case di pietra, dove domina il silenzio.
Risalendo la parte orografica destra della valle dell’Uso giungiamo a Massamanente, che sul colle Siepi ospita ancora le poche mura del castello malatestiano , di cui resta solo una stanza interrata, forse le prigioni.
Massamanente è una realtà agricola di case sparse in mezzo ai prati più belli di questa Romagna quasi feltresca.
In primavera i grandi campi si colorano di un verde brillante ,che li fa assomigliare ad una piccola Irlanda.
In questa frazione possiamo ricordare la chiesa dedicata a San Paterniano”.
(Nella foto: Chiesa di San Paterniano).
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