venerdì 28 gennaio 2011
Ma...siamo in Romagna!
Gennaio è sempre stato mese di oroscopo, riti augurali propiziatori, di usanze indimenticate di calendari e strologamenti.
Anche se non è più tempo di veglie ,” di trebb”,di tradizioni antiche , e se il lunario rurale non ha più quel rispetto tradizionale di un tempo.
La vecchia Romagna delle antiche costumanze è stata sopraffatta dai tempi incalzanti e dal continuo mutamento.
Ma…siamo in Romagna, e c’è chi insiste caparbiamente a non volersi arrendere , neanche all’evidenza.
A proposito del ma, scrive Valeria Vicari, vecchia penna arguta, c’è un detto che recita: “chi dice ma, cuor contento non ha “,infatti è un voler contraddire a tutti i costi.
E il romagnolo verace si contraddice e se ne vanta : “sono vivo, solo i morti sanno essere coerenti,per forza…, pataca!”.
Da sempre il romagnolo si mostra, si racconta, si difende con fierezza e con baldanza: sono romagnolo e basta!.
Vecchi personaggi ormai desueti, che, più che altro, fanno tenerezza per la tenacia con cui difendono certi luoghi comuni ormai sorpassati.
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