domenica 15 maggio 2011

E' mi fiòmm- il mio fiume.



Questa è una poesia dedicata da Tonino Guerra al fiume Marecchia, il fiume profondamente ferito e derubato di sabbia ,ghiaia e sassi negli anni precedenti la legge regionale del 1976 ,che ha messo un freno a un disastro che mostra ancora oggi i suoi segni.


E’ mi fiòmm

Eulta e’ mi fiomm
U i è tòtt un mond
Ch’l’è fat ad càni, ad fraschi
E bagaròzz ch borma te su bòzal,
chi sòuna se tai scroll;
mo sa girài?

E u i è dal counchi ‘d rèina
Da stè cuclèd dri l’aqua
In zica d’or
S’ona ad cal sdazi veci da farèina .

Te zil
Una culomba a un tèir ad s-ciòp.


Lungo il mio fiume/ si muove un mondo/ di canne di frasche/
Di bacherozzi che dormono nel bozzolo/e suonano se li sbatti;
chissà che cosa diranno.
Ci sono avvallamenti di sabbia/da star accoccolati vicino all’acqua/
Per cercare l’oro/con un vecchio setaccio da farina.
Nel cielo c’è/ una colomba a un tiro di schioppo.

Da : “I bu” Maggioli Editore.

1 commento:

  1. A PROPOSITO DI FIUMI.
    Questa bella nota della Giovanna, assieme alla bella poesia di Tonino Guerra, mi fa venire in mente un episodio della mia vita che risale all'estate del 1951. Era l'anno della licenza liceale e, per farmi " tirare un pò su", i miei genitori mi spedirono a Bormio, in Valtellina,nelle Alpi Retiche. Ero andato a fare una gita-escursione alle sorgenti del fiume Adda con alcuni ragazzi che avevo conosciuto in albergo ed era, nonostante l'altitudine, piuttosto caldo ed eravamo assetati. Non vi dico la freschezza e la bontà dell'acqua. Dopo aver abbondantemente bevuto dal fiume ci immergemmo rapidamente nel fiume stesso, ovviamente in mutande,per un bagno molto tonificante!

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