venerdì 23 aprile 2010

Concorso di poesia "Giustiniano Villa"


Giustiniano Villa, in un disegno di L.Pasquini, che declama le sue "zirudele".

Ricordiamo che fino alla fine di aprile è possibile partecipare al diciottesimo concorso di poesie e Zirudele in dialetto romagnolo, che la città di San Clemente di Rimini bandisce per ricordare il suo concittadino Giustiniano Villa.
Per info: 0541 862421.

4 commenti:

  1. Buongiorno a tutti!
    Ringrazio Grazia e chiuque ci stia aiutando ad innalzare la qualità del premio di poesia dialettale del mio comunello! In effetti stiamo arrivando agli ultimi giorni utili per la presentazione delle poesie e per fortuna ho amici speciali che colmano le mie lacune. Chiunque volesse può contattare anche me, sia per ricevere il bando, sia per contattarmi telefonicamente per ulteriori chiarimenti! La mia e-mail è casadei_claudio_59@libero.it oppure al cellulare al 339 48 58 903 o anche al numero di casa 0541 989871. Purtroppo durante l'orario di lavoro non posso rispondere, ma dopo le 19,00 e nella pausa pranzo sono a totale disposizione. Un grande ringraziamento a Graziae a Franco... amici speciali che non merito!

    RispondiElimina
  2. Caro Claudio, non è vero se dici "non merito". Se dici così sei un poco bugiardo, perchè lo sanno tutti che il Premio di Poesia G. Villa a San Clemente é tutto opera tua, che l'hai creato, e sempre via, via ampliato, arricchito e reso grande. C'é qualcuno che può non crederci? Venga a vedere e a sentire al Teatro di Sant'Andrea in Casale di San Clemente, quando ci sarà la serata di Premiazione delle Poesie e delle Zirudele. Sarà un piacere ed un divertimento! Daremo a tutti notizia dell'ora e del giorno preciso per le premiazioni.Ciao.

    RispondiElimina
  3. HO TROVATO DELLE INTERESSANTI ASSONANZE TRA LA ZIRUDELA "LE RIMEMBRANZE EMOZIONANTI NEL PERIODO DI TEMPO DELLA MIA VITA" DI GIUSTINIANO VILLA, PER QUANTO ATTIENE ALLA DESCRIZIONE DEL TELEGRAFO, E UNA POESIA DEL MIO CONCITTADINO GRILLANTINI QUANDO SCRISSE "EL TELEGRAFO". CITERO' DEI PASSI DELL'UNA E DELL'ALTRA, LASCIANDO A VOI OGNI GIUDIZIO DI MERITO.
    "...LE E TELEGRAFE CAREIN
    CHE AL NOTIZIE AL VA E AL VEIN
    I LI'PER MEZZI D'CHE SPRANGOUN
    DA QUALUNQUE SIA NAZIOUN...
    LE UN LAVOUR D'UN GRAN GIUDIZIE
    IN TELL ZITTA'PU IE' UN UFFIZIE
    CH'PASA ST'FER T'UNA CASSETTA
    E QUAND I BAT UNA SAETTA
    LAL PERCORR, CHE IN T'UN SECOND
    UN E SCRIV , E CLELT L'ARSPOND..."

    E GRILLANTINI:

    -SPIEGHEME, NENO, TU CHE HAI VIAGGIATO,
    SSI MUDERNISMI CHE ME FA CUNFONNE:
    TU BBASSI UN TASTO, E MANCO L'HAI LASSATO
    CHE GIA'DA L'ALTRA PARTE TE RISPONNE.

    QUL FILO LI' SARA' 'NDIAVULATO
    PIU' PEGGIO DE LA LENGUA DE LE DONNE?
    C'E', PER CAPILLO, UN PARAGO' 'NCALZATO
    CHE TE SPIEGA LE COSE CHIARE E TONNE?-

    -ALTRO CHE C'E'! FA CONTO CHE TE TOCCA
    DE BATTE UN TELEGRAMMA A TU' FRATELLO
    DA PALERMO A TORINO, E LU TE SENTA;

    E' COME UN CA', SE C'E' CHI LO CIMENTA:
    TU JE PISTI LA CODA, PERO' QUELLO,
    PER RISPONNE, TE BBAIA SA LA BOCCA.

    NON PENSO CHE DON CARLO GRILLANTINI NATO NELL'OTTOCENTO E VISSUTO SEMPRE AD OSIMO AVESSE CONTEZZA DELLE ZIRUDELE DI GIUSTINIANO, IL CIABATTINO SANCLEMENTESE, CHE AL MASSIMO HA SCOLLINATO NEL PESARESE.

    RispondiElimina