mercoledì 3 febbraio 2010

San Biagio l'Armeno

Vescovo di Sebaste ove era nato verso la fine del 200. Era medico e taumaturgo, e dopo la sua conversione fece molti miracoli. Ricordiamo, ad esempio, quello della madre che gli portò il figlio morente. Il bimbo,mentre stava mangiando, si sentì soffocare da una lisca di pesce confittagli nella gola, e San Biagio lo salvò. Infatti una volta il 3 di Febbraio nel Reparto otorino degli Ospedali Civili si faceva festa per onorarlo. A Roma per tradizione il Santo era anche protettore degli Osti, ma questo perchè la loro Confraternita aveva sede presso la Chiesa di San Biagio.
Cari amici, ci sarebbero altri racconti, ma li lasciamo in sospeso per una prossima puntata, dal momento che il GG Blog ha bisogno di un attimo di vacanza a....Cortina - dicono i lettori-. No! bensì in giro per MOSTRE, e ciò per potere poi darvene contezza...ovvero potervi riferire tutto. Salutissimi e a prersto. G.and G.

5 commenti:

  1. Saluti a tutti,
    aggiungo appena due righe su S. Biagio.
    Ho letto che oltre ad essere protettore della gola, in alcune zone è anche protettore del bestiame, perchè , secondo una leggenda, avrebbe riportato ad una vedova un maialino che un lupo le aveva sottratto.
    Molte sono le città devote a S. Biagio, ad esempio Revello, Castel di Sasso vicino Caserta, Chieti , e vicino a noi a Roncofreddo.
    Per S. Biagio un tempo si distribuivano in chiesa dei piccoli pani benedetti, e addirittura a Roma si fa ancora nella Chiesa di San Biagio della Pagnotta.
    A presto. Giovanna.

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. Saluti ai lettori, un breve contributo su San Biagio.
    C’è una sua statua anche su una guglia del Duomo di Milano, la città dove in passato il panettone natalizio non si mangiava tutto intero, riservandone sempre una parte per la festa di questo santo. E tuttora si vende a Milano il “panettone di san Biagio”, che sarebbe quello avanzato durante le festività natalizie.
    Protettore dei cardatori, dei materassai, dei laringoiatri, dei suonatori di strumenti a fiato, degli animali e delle attività agricole.
    Il 3 febbraio si festeggia san Biagio, che è il protettore della gola e dunque specialmente di chi usa le cordi vocali.
    E perciò il giorno di san Biagio (3 febbraio), in tantissime chiese, come per la Festa della Candelora del giorno precedente, si benedicono i ceri. Il sacerdote pone le due candele benedette, incrociate sotto il mento, alla gola di quanti desiderano la benedizione. Questi si inginocchiano davanti all’altare, mentre il sacerdote dice:
    "Per intercessione di San Biagio, Vescovo e Martire, Dio ti liberi dal mal di gola e da ogni altro male. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen"
    Come diceva Giovanna sui pani benedetti, un rituale molto interessante attorno ai "pani di san Biagio" è quello che si svolge a Taranta Peligna, in provincia di Chieti, dove si preparano le Panicelle, che sono pani con una forma che rammentarebbe la mano del santo.
    Saluti a tutti. Massimo

    RispondiElimina
  4. Gli interventi di Giovanna e di Massimo hanno dato un contributo imreressante ed intrigante. Grazie a LORO di San Biagio l'Armeno è stato,in questo modesto Blog già " sviscerato" tutto quanto ci serviva.
    Devo, personalmente, dire a Massimo che è andata cancellata la poesia in dialetto che lui ci aveva "regalato": Non so bene come e perchè.Può darsi ricompaia. In ogni caso ce la potrebbe riscrivere,oppure, se gli è facile essere poeta dialettale, perchè non ne aggiunge un'altra, magari sul San Biagio. Salutissimi. G.

    RispondiElimina
  5. Volevo solo aggiungere che San Biagio è anche patrono del Comune di Misano Adriatico.
    Complimenti a Massimo e Giovanna per il loro contributo al blog. Per adesso siamo pochi ma gli argomenti sono tutti molto stuzzicanti.
    Saluti Matteo

    RispondiElimina